Mission


Premiare chi con il proprio lavoro ha dato lustro a storia, cultura, tradizioni del Sud Italia e chi con il proprio operato si è prodigato per solidarietà verso gli altri in queste terre e ne ha valorizzato lo spirito


Sin da subito l’idea di istituire un premio che ricordasse mons. Don Paolo Capobianco ha incassato un plauso unanime. Fedeli, amici, stimatori, lettori di tutto il Golfo di Gaeta avevano espresso il loro apprezzamento per la figura di questo sacerdote che ha scritto quasi sessanta libri di storia locale.

Don Paolo, un uomo colto ma semplice e con grande capacità di sostenere, indirizzare e trasmettere grazie alla propria forza interiore. Rigoroso uomo di fede dedito allo studio con una profonda vocazione di ricercatore storico ha saputo riportare alla luce il passato e la profonda identità storica di un popolo che dalla sua amata Gaeta si estendeva a tutto il sud Italia.

L’idea di base è quella di confermare il golfo di Gaeta quale porta del Sud e per questo candidarsi ad esserne punto di riferimento.

Per questi motivi il Premio sarà destinato a chi si è impegnato a livello culturale, scientifico, sportivo, imprenditoriale e filantropico per un territorio, il Sud appunto, spesso patria di persone di rilievo che conferiscono integrità e lustro alla nostra nazione.